Mariani e Associati Corporate Finance » banche http://www.marianieassociati.it La Bottega d’Affari a servizio degli imprenditori italiani Mon, 18 Mar 2024 13:41:09 +0000 it-IT hourly 1 http://wordpress.org/?v=3.8.2 Nuova Collaborazione con Assindustria Luccahttp://www.marianieassociati.it/nuova-collaborazione-assindustria-lucca/ http://www.marianieassociati.it/nuova-collaborazione-assindustria-lucca/#comments Thu, 08 Jan 2015 13:53:20 +0000 http://www.marianieassociati.it/?p=828 Da Gennaio 2015 Mariani e Associati Corporate Finance è Advisor esclusivo di Assindustria Lucca in relazione al servizio “Punto Banca”, ideato dall’associazione al fine di facilitare l’accesso al credito alle imprese attive sul territorio provinciale.

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Da Gennaio 2015 Mariani e Associati Corporate Finance è Advisor esclusivo di Assindustria Lucca in relazione al servizio “Punto Banca”, ideato dall’associazione al fine di facilitare l’accesso al credito alle imprese attive sul territorio provinciale.

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Il 2014 delle Banche Italiane: Che prospettive per che industria?http://www.marianieassociati.it/2014-delle-banche-italiane-prospettive-per-industria-2/ http://www.marianieassociati.it/2014-delle-banche-italiane-prospettive-per-industria-2/#comments Thu, 08 Jan 2015 13:19:16 +0000 http://www.marianieassociati.it/?p=822 Confortante articolo dal Sole 24 Ore del 3 gennaio 2015; in qualsiasi altro settore industriale, attori di mercato di tale coraggio e sagacia sarebbero scomparsi da tempo. Bilancio 2014 fortemente negativo per il rapporto tra credito e imprese. Secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, negli ultimi 12 mesi gli impieghi bancari alle imprese sono […]

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Confortante articolo dal Sole 24 Ore del 3 gennaio 2015; in qualsiasi altro settore industriale, attori di mercato di tale coraggio e sagacia sarebbero scomparsi da tempo.

Bilancio 2014 fortemente negativo per il rapporto tra credito e imprese. Secondo l’Ufficio studi della Cgia di Mestre, negli ultimi 12 mesi gli impieghi bancari alle imprese sono scesi di 6 miliardi di euro, mentre gli investimenti delle banche in titoli di Stato sono cresciuti di 14,7 miliardi di euro – leggi su http://24o.it/KGqajK

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Centomila miliardi di dollari: la bolla è servita…http://www.marianieassociati.it/100-000-000-000-000-non-si-ferma-piu/ http://www.marianieassociati.it/100-000-000-000-000-non-si-ferma-piu/#comments Mon, 10 Mar 2014 16:55:13 +0000 http://www.marianieassociati.it/?p=659 Cento trilioni di dollari sono una cifra enorme, difficile anche da immaginare, ma evidentemente non da raggiungere e superare. È l’ammontare di debito generato a livello globale nel mondo secondo le stime della Banca dei regolamenti internazionali (Bri)… dal Sole 24 ore di Lunedì 10 marzo 2014: http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-03-10/il-debito-pianeta-sfonda-100mila-miliardi-dollari-e-sostenibile-o-bisogna-far-tutto-ridurlo-135023.shtml?uuid=ABXBu01  

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Cento trilioni di dollari sono una cifra enorme, difficile anche da immaginare, ma evidentemente non da raggiungere e superare. È l’ammontare di debito generato a livello globale nel mondo secondo le stime della Banca dei regolamenti internazionali (Bri)…

dal Sole 24 ore di Lunedì 10 marzo 2014:

http://www.ilsole24ore.com/art/finanza-e-mercati/2014-03-10/il-debito-pianeta-sfonda-100mila-miliardi-dollari-e-sostenibile-o-bisogna-far-tutto-ridurlo-135023.shtml?uuid=ABXBu01

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Le cambiali finanziariehttp://www.marianieassociati.it/le-cambiali-finanziarie/ http://www.marianieassociati.it/le-cambiali-finanziarie/#comments Mon, 03 Mar 2014 11:46:16 +0000 http://mariani.pixcom.it/?p=642 L’intervento del Legislatore ha il preciso scopo di incentivare l’utilizzo di canali alternativi per il reperimento dei capitali, in sostituzione di quello bancario. Analizziamo di seguito il tema delle cambiali finanziarie che, ai sensi dell’articolo 1, comma 1 della L. n. 43/94 rappresentano “titoli di credito all’ordine emessi in serie”, e che sono di fatto […]

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L’intervento del Legislatore ha il preciso scopo di incentivare l’utilizzo di canali alternativi per il reperimento dei capitali, in sostituzione di quello bancario.

Analizziamo di seguito il tema delle cambiali finanziarie che, ai sensi dell’articolo 1, comma 1 della L. n. 43/94 rappresentano “titoli di credito all’ordine emessi in serie”, e che sono di fatto equiparate alle cambiali ordinarie.

Prima novità è l’ampliamento della platea legittimata alla loro emissione, rappresentata dalle società di capitali, cooperative e mutue assicuratrici, diverse dalle banche e dalle micro-imprese come definite dalla Raccomandazione 2003/361/CE.

In ragione della negoziazione o meno sui mercati regolamentati o non regolamentati, dei titoli rappresentativi del capitale del soggetto emittente, l’emissione di cambiali finanziarie soggiace ad alcuni vincoli.

Innanzitutto deve essere previsto uno sponsor che, alternativamente, può essere  una banca, un’impresa di investimento, una SGR (società di gestione del risparmio), una società di gestione armonizzata, una SICAV (società di investimento a capitale variabile), con almeno una succursale in Italia, avente lo scopo di supportare la società nell’emissione.

Le  società diverse da quelle piccole e medie come definite ai sensi della Raccomandazione 2003/361CE precedentemente richiamata, possono rinunciare ad “appoggiarsi” allo sponsor.

Lo sponsor ha il compito di classificare la società emittente in termini di qualità creditizia, da scegliersi tra i seguenti parametri: ottima, buona, soddisfacente, scarsa e negativa. Inoltre, esso deve mantenere nel proprio portafoglio, fino a naturale scadenza, una percentuale di G determinata in ragione dell’ammontare complessivo di titoli emessi.

In deroga a tale previsione, nel caso di emissione assistita da garanzie prestate alternativamente da banche, imprese di investimento, consorzi di garanzia collettiva dei fidi per le cambiali emesse da società aderenti al consorzio, in misura non inferiore al 25% del valore complessivo di emissione, lo sponsor non ha obbligo alcuno di detenzione di cambiali nel proprio portafoglio.

Secondo vincolo previsto è quello per cui l’ultimo bilancio della società emittente sia certificato da un revisore contabile o da una società di revisione iscritta tra i revisori.

Anche le società a responsabilità limitata possano emettere cambiali purchè abbiano l’ultimo bilancio revisionato da un revisore nominato in via facoltativa ai sensi di un’apposita clausola statutaria o sia stato oggetto di revisione a seguito di apposito incarico di revisione volontaria.

Da ultimo,  le cambiali devono essere emesse e girate solamente a investitori professionali che non devono essere soci, sia direttamente che indirettamente, dell’emittente.

Prima di analizzare le novità di natura fiscale è importante sottolineare come siano state modificate sia la durata minima che massima della cambiale che passano rispettivamente da 3 a 1 mese e da 12 a 36 mesi, rendendola di fatto uno strumento di finanziamento a medio termine e non più solo a breve.

Per quanto attiene il regime fiscale applicabile in capo agli investitori, è stata introdotta la possibilità di fruire del regime impositivo di cui al D.Lgs. n.239/1996, ai sensi del quale agli interessi percepiti si applica un’imposta sostitutiva nella misura del 20%, in luogo di quello ordinario di cui  all’art.26 del D.P.R. n. 600/73. Tuttavia, tale facoltà è concessa a condizione che le cambiali finanziarie, anche se emesse da soggetti non quotati, siano negoziate nei mercati regolamentati degli Stati Ue o di uno Stato aderenti all’accordo sullo Spazio Economico Europeo, purché rientrante nella white list.

Sul fronte dei soggetti emittenti, il Legislatore ha reso più  appetibile la cambiale finanziaria prevedendo la possibilità di non applicare, ai fini della deducibilità degli interessi passivi, le stringenti norme di cui all’articolo 3, comma 115 della L. n.549/1995.

Tale “disapplicazione” è automatica per le cambiali finanziarie quotate, mentre soggiace ai seguenti requisiti nelle altre fattispecie:

  • le      cambiali devono essere detenute da investitori qualificati e
  • i      sottoscrittori devono essere soggetti residenti in Italia      o in Stati che consentano un adeguato scambio di informazioni.      A tal fine, l’Agenzia delle Entrate, con la circolare n.4/E/2013 ha precisato      come sia necessario che l’emittente acquisisca apposita certificazione      scritta da parte del sottoscrittore.

 

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Mini Bondhttp://www.marianieassociati.it/mini-bond/ http://www.marianieassociati.it/mini-bond/#comments Mon, 03 Mar 2014 09:29:35 +0000 http://mariani.pixcom.it/?p=611 Il Decreto Sviluppo 2012, eliminando ostacoli di natura civilistica e fiscale, ha favorito il ricorso a strumenti quali Obbligazioni e Cambiali finanziarie anche tra società non quotate e PMI. Anche per le imprese italiane è ora possibile emettere i cosidetti MiniBond che consentono di diversificare l’esposizione finanziaria emettendo titoli destinati ad investitori diversi dalle banche. Le […]

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Il Decreto Sviluppo 2012, eliminando ostacoli di natura civilistica e fiscale, ha favorito il ricorso a strumenti quali Obbligazioni e Cambiali finanziarie anche tra società non quotate e PMI.

Anche per le imprese italiane è ora possibile emettere i cosidetti MiniBond che consentono di diversificare l’esposizione finanziaria emettendo titoli destinati ad investitori diversi dalle banche.

Le norme sono state emesse a seguito delle difficoltà delle aziende di ottenere finanziamenti dal sistema bancario. Il problema è infatti diffuso, anche le aziende che vedono spiragli di crescita e di sviluppo si scontrano con il sistema bancario quando cercano un finanziamento. Questo infatti non riesce più a svolgere la propria funzione e la maggior parte delle banche è essa stessa in una fase di crisi che non riesce a superare agevolmente.

In questo contesto si inserisce la possibilità, anche per le aziende non quotate di finanziarsi con questo nuovo strumento : i Minibond. Ovviamente non tutte le aziende o i progetti possono essere finanziati con questo strumento ( una analisi della fattibilità del finanziamento con i minibond può essere richiesta tramite questo link ).

I Minibond possono essere emessi da società non quotate a condizione che:

► l’emissione sia assistita da uno sponsor;

► l’ultimo bilancio dell’emittente sia revisionato da un revisore legale o da una società di revisione;

► I titoli siano collocati presso investitori qualificati e circolino esclusivamente tra tali investitori a condizione che non siano direttamente o indirettamente soci.

Un minibond quindi è un vero e proprio prestito obbligazionario che può essere emesso da una azienda non quotata. La novità è importante, grazie alla norme ed alle agevolazioni ad essa collegate si apre anche in Italia la possibilità di effettuare dei private placement di debito da parte delle aziende, anche non quotate, direttamente agli investitori anche se nel nostro caso, la platea di potenziali acquirenti di Minibond è limitata ai finanziatori istituzionali.

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